Il vantaggio principale di un CMS come WordPress è che permette a tutti, con un po’ di pazienza e l’aiuto di qualche tutorial, di creare il proprio sito web. Questo approccio user friendly nasconde però diverse insidie proprio perché porta chiunque a pensare che costruire un portale sia un gioco da ragazzi. Se da una parte è vero che il sistema non richiede conoscenze avanzate di HTML, per ottenere buoni risultati e mantenere il tuo sito al sicuro dovrai comunque investire una buona dose di attenzione, impegno e costanza.
Chi si avvicina a questo mondo per la prima volta di solito rischia di trascurare alcuni elementi che possono poi causare seri problemi di navigabilità e sicurezza.
Quali sono gli errori più comuni che fa chi usa WordPress?
Ne ho parlato con Andrea Ciraolo e ne è venuto fuori un super video da 90 minuti:
Per aiutarti a fare tutto nel modo giusto, partendo da questo video abbiamo realizzato una piccola guida per tenerti alla larga dai sette errori più comuni dei siti in WordPress.
1. Non fare il backup
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: fare i backup, e farli bene, è fondamentale. Crea con regolarità delle copie di sicurezza del tuo sito e cerca di conservarle in un archivio. Anche se hai già predisposto un piano di salvataggio ciclico, accertati di non cadere in una di queste disattenzioni molto diffuse:
- Riporre troppa fiducia nel servizio incluso nell’hosting.
Ci sono alcuni hosting che offrono strumenti interni per gestire i backup, ma non sempre sono affidabili. A volte salvano solo i file senza fare una copia del database, in altri casi non sono abbastanza regolari. Diciamo che per situazioni davvero disperate sono utili, ma meglio non limitarsi a questa opzione. - Conservare le copie dei salvataggi solo sul server online.
Se per qualsiasi motivo il server dovesse andare offline perderai sia l’originale che il duplicato, per cui è preferibile salvare tutto su uno spazio cloud come Drive o Dropbox. - Fare troppo affidamento sui backup manuali.
Basta un contrattempo per dimenticare di far partire il plugin: meglio andare sul sicuro e scegliere un servizio che li esegua in automatico. - Conservare solo una copia.
Non eliminare i file di backup appena scarichi una nuova versione. Custodirli ti aiuterà a trovare soluzioni indietro nel tempo, ad esempio se devi liberarti di un’infezione da malware. - Non verificare i file.
Dopo aver scaricato una copia del sito controlla che sia completa e funzionante.
Esistono diversi plugin per gestire il tuo piano di salvataggio; il nostro preferito è WP Time Capsule, ma ti segnaliamo anche Updraft Plus e Backup Buddy.
2. Non avere il controllo
Immagina di costruire la tua casa e accorgerti a un certo punto che il terreno su cui sorge è di proprietà dell’architetto che l’ha disegnata. È una situazione che sembra paradossale, ma nel mondo del web capita piuttosto spesso.
Troppe volte ci è capitato di ricevere richieste di assistenza da titolari di business online che si ritrovavano – magari senza saperlo – senza i dati per accedere al back-end dei loro siti, oppure al pannello di gestione dello spazio hosting dedicato. Magari per inesperienza, pigrizia o eccesso di fiducia, avevano delegato ad altri le registrazioni tecniche. Apparentemente non è un problema, ma che succede se viene meno il rapporto di collaborazione? Dovranno recuperare le credenziali senza neanche sapere dove cercarle.
Fai in modo di non trovarti in questa situazione, assicurandoti di avere sotto mano queste risorse fondamentali per la tua presenza digitale:
- intestazione del dominio;
- accesso all’account hosting;
- ruolo di admin e credenziali degli account social collegati alla tua attività;
- accessi a Google Analytics e Google Search Console;
- gestione di tutti gli altri servizi collegati, come newsletter e plugin.
Una volta recuperate queste informazioni, raccoglile in un unico file così da averle a disposizione per ogni necessità.
3. Scegliere un hosting inaffidabile
Quando scegli l’hosting per il tuo sito verifica che fornisca servizi utili e continui.
Se si verifica un malfunzionamento è cruciale risolverlo il prima possibile. Assicurati che la piattaforma che selezioni non sia fra quelle che offrono assistenza ai clienti solo via telefono dalle 9 alle 17. Sì, sembra strano ma ne esistono ancora! Immagina di avere un ecommerce che, per qualche motivo, finisce offline alle 17.01: pensi di poter aspettare le 9 della mattina seguente per risolvere?
Per noi un hosting deve garantire come minimo queste cinque funzioni:
- assistenza 24 ore su 24, sette giorni su sette, via chat ed email;
- risposte veloci, possibilmente entro 1 ora;
- risposte utili, che ti guidino in modo chiaro nella risoluzione del problema;
- affidabilità, senza errori casuali che bloccano la navigazione, ad esempio per server sovraccarichi;
- un pannello di controllo accessibile, come cPanel o Plesk.
Sono caratteristiche ormai comuni nei principali servizi di hosting, ma per evitare brutte sorprese accertati ogni volta che siano presenti.
4. Non considerare la velocità di navigazione
Si dice che se un sito impiega più di due secondi a caricarsi gli utenti lo abbandonano. Forse è un’esagerazione, ma una cosa è certa: una pagina lenta allontana il pubblico e fa perdere posizioni agli occhi di Google, che premia i contenuti rapidi.
Per migliorare la velocità di navigazione inizia da un test. Strumenti come GTmetrix restituiscono informazioni molto utili e più affidabili del servizio di Google PageSpeed Insight.
Segui poi queste tre semplici linee guida per ottimizzare le prestazioni:
- installa un plugin di cache, come Wp-Rocket, per organizzare la memoria di navigazione e renderla più reattiva;
- riduci la dimensione delle immagini prima di caricarle, a mano o con uno strumento come EWWW Image Optimizer;
- controlla periodicamente i plugin installati ed elimina quelli non in uso: come regola generale possiamo dire che meno ce ne sono e più veloce è il sito.
Con un po’ di costanza in queste operazioni vedrai mano a mano migliorare i risultati dei test di velocità.
5. Trascurare la sicurezza
Ci è capitato più volte di lavorare con clienti che non pensavano di aver bisogno di misure di protezione online. “È solo il sito del mio ristorante, che gliene importa a un hacker?”, dicevano.
Sulla carta è un ragionamento corretto, ma non considera che il vero pericolo sono i malware, i software che vengono lanciati online e colpiscono pagine a caso a caccia di informazioni.
Questa minaccia esiste per tutti i siti indipendentemente dal loro contenuto. Per fronteggiarle puoi seguire queste regole:
- esegui sempre gli aggiornamenti su tutti i livelli – sistema, tema e plugin – perché i siti obsoleti sono più vulnerabili;
- affidati a un plugin come WordFence che ti avvisa via mail per ogni tipo di pericolo;
- iscriviti alla Google Search Console per ricevere informazioni di sicurezza e notifiche direttamente da Google;
- scegli plugin originali e affidabili, che provengano da sviluppatori riconosciuti;
- se non l’hai ancora fatto, trasferisci il tuo sito su HTTPS: non è solo più sicuro, ma è anche un obbligo di legge.
Se vuoi assicurarti di non aver già subito attacchi, puoi eseguire una scansione completa con strumenti come Security Scan, WPSec o Sitecheck.
6. Non prenderti cura dell’usabilità
Durante la progettazione di un sito bisogna sempre pensare all’esperienza di navigazione degli utenti.
Il pubblico ha bisogno di assimilare con facilità le informazioni che sta cercando. Assicurati quindi di realizzare un’interfaccia grafica semplice e lineare, arricchita da testi precisi che non siano inutilmente lunghi e generici, e di inserire sempre inviti all’azione chiari e pertinenti. Ad esempio, se vuoi che gli utenti si iscrivano alla tua newsletter, non chiedergli anche di scaricare un ebook o contattarti per un preventivo: rischi solo di confonderli.
7. Non curare la SEO
Un sito costruito male è come una macchina con il freno a mano tirato: impossibile da muovere. Se non curi le basi dell’ottimizzazione per i motori di ricerca non riuscirai mai a scalare la pagina dei risultati di Google. Senza entrare nei dettagli tecnici più avanzati, ci sono alcune semplici regole che puoi seguire quando crei nuovi contenuti per il tuo sito:
- fai attenzione ai permalink: non lasciare URL autogenerati tipo “/?xc21/”; piuttosto modificali in modo che siano brevi, pertinenti col contenuto della pagina e facilmente leggibili dal motore di ricerca (ad esempio “/chi-siamo/”);
- dai nomi precisi alle immagini, come “foto-redazione.png”;
- non esagerare con i tag e le categorie per evitare confusione.
Sono disponibili diversi strumenti che ti aiutano a organizzare la SEO base; uno dei migliori è Yoast SEO che fornisce suggerimenti chiari per ottimizzare pagine e articoli: basta seguire i suoi suggerimenti per far partire la tua macchina.
Ottieni il massimo dal tuo sito WordPress
Con le giuste istruzioni e un po’ di tempo da investire, quasi chiunque può creare il suo spazio web con un CMS intuitivo come WordPress. Per farlo viaggiare alla massima potenza, però, sono necessarie attenzione e costanza, soprattutto dopo la pubblicazione online.
Siamo ben consapevoli del fatto che non tutti hanno il tempo e la voglia di pensare anche al lato tecnico della loro attività online. Se rientri in questo gruppo e cerchi qualcuno che si occupi della gestione quotidiana della presenza web al posto tuo, dai un’occhiata ai nostri pacchetti: troverai soluzioni per ogni esigenza, con un team di supporto sempre a disposizione.