Come realizzare contenuti efficaci per le schede prodotto del tuo ecommerce

Copywriting, SEO, user experience, empatia e non solo. Qual è la ricetta perfetta per schede prodotto a 5 stelle?

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Tabella dei contenuti

Scegliere i dettagli da mettere in evidenza, capire come rivolgersi al lettore, individuare la migliore modalità di narrazione, evitare di essere banali e poco originali. Queste sono solo alcune delle indicazioni chiave per trasformare una scheda prodotto qualunque in un vero e proprio atto di seduzione verso i visitatori del tuo ecommerce.

In questo articolo voglio lasciarti alcuni consigli pratici per rendere piacevole l’esperienza d’acquisto dei visitatori del tuo sito – partendo dai contenuti, ma non solo – e, di conseguenza, generare ottimi profitti. Troverai anche qualche esempio reale preso da alcuni ecommerce italiani (da piccole attività fino ad Amazon), così da rendere il tutto ancora più chiaro e concreto. Pronti, via!

Copywriting e schede prodotto: un’accoppiata vincente (se sai come fare)

Iniziamo col dire che redigere un buon copy di una scheda prodotto non ha come obiettivo primario quello di fornire informazioni tecniche. Deve, piuttosto, trasmettere un messaggio persuasivo ed emozionale. Se è vero che lo scopo finale di una scheda prodotto è quello di convincere le persone ad acquistare, non è di certo solo con delle informazioni tecniche puntuali e dettagliate che gli utenti riempiranno il carrello.

Insomma, se speravi in un rapido copia e incolla dal catalogo della casa madre o due informazioni buttate giù nei ritagli di tempo, mi tocca darti una brutta notizia: per ottenere buoni risultati ti servirà ben altro (NdR: in fondo è a questo che servono i copywriter!).

Vediamo ora come possiamo migliorare i testi del nostro ecommerce.

Uno degli errori più comuni che testimonia un uso scorretto delle schede prodotto lo si ritrova molto spesso già nei nomi degli articoli in vendita – spesso ridotti a un “marca + codice” -, così criptici da non aiutare l’utente a capire al volo se ha trovato ciò che stava cercando.

Potremmo definire il titolo di una scheda prodotto come la porta d’ingresso verso la stanza dell’acquisto: se non diamo subito indicazioni chiare, le poche persone che decideranno comunque di entrare lo faranno con un notevole senso di smarrimento e incertezza.

2. Parole vuote? No grazie

Descrivere una penna come “la migliore sul mercato” è un po’ come l’oste che dice che il proprio vino è buono.

Restiamo in tema di penne e proviamo a fare un altro esempio. Menzionare una “scrittura scorrevole” non aggiungerebbe granché: esiste una penna che dichiara di scrivere fastidiosamente a scatti? Parliamo invece di esperienza d’uso, di percezioni tattili, di scenari reali:

“Il tratto morbido e fluido lavorerà per te. Nessuna sbavatura, nessuna pressione eccessiva, e tutto il piacere di un’esperienza di scrittura ottimale anche per chi ha tanto da dire, proprio come te. Polso e dita ti ringrazieranno. Le tue lettere d’amore, anche.”

3. Covid-19, ecommerce & Co.: riflessioni sotto quarantena

Cosa c’entra la pandemia con l’ecommerce? Beh, tutto ciò che ha a che vedere con i bisogni, le emozioni e la vita quotidiana delle persone ha grande attinenza con le abitudini d’acquisto. Il 2020 ha sicuramente spinto le persone a prendere dimestichezza – volenti o nolenti – con lo shopping online, chi per necessità e chi per arginare con qualche consegna a domicilio il senso di vuoto, noia e smarrimento con cui tutti, chi più e chi meno, abbiamo convissuto.

Molti ecommerce si sono trasformati da luoghi pericolosi e sconosciuti in strumenti preziosi per semplificare la vita in questo “new normal” con cui ci apprestiamo a convivere. Il consorzio Netcomm sul commercio digitale ha previsto entro la fine del 2020 una crescita in Italia pari al 55% per il mondo degli acquisti online. Ciò significa che oggi più che mai occorre farsi trovare pronti con negozi virtuali ben strutturati, di facile utilizzo e dotati di un robusto apparato di sicurezza per la gestione di dati e transazioni.

Tutto qui? Certo che no. Oltre all’aspetto tecnico, non dimenticare l’empatia. Conosci bene anche tu le difficoltà di questa nuova vita fatta di mascherine, distanze e decreti. Mettiti nei panni del tuo cliente, immedesimati nelle sue esigenze, preoccupazioni e desideri, e parla al suo cuore.

SEO per le tue schede prodotto: un viaggio tra contenuti e user experience

Prima di tutto, una premessa doverosa.

Se i testi del tuo ecommerce danno priorità a Google anziché al lettore, sappi che questo non è fare SEO. Si chiama tentare di vincere facile, con risultati che dureranno poco. Intasare i titoli e le descrizioni di parole chiave, buttate lì solo con lo scopo di essere pescati da Google, significa dichiarare apertamente di mettere in secondo piano le esigenze del tuo pubblico, oltre a non assicurarti un posizionamento capace di durare nel tempo. Gli algoritmi dei motori di ricerca non comprendono il contenuto dei testi, ma nonostante ciò sono pensati per riconoscere la qualità di un contenuto. E se un utente non apprezza un testo, o se viene tratto in inganno da un titolo furbo e finisce su un risultato di ricerca diverso da quello sperato, Google lo verrà a sapere. E zan-zan-zan, saranno dolori.

Un esempio di cosa non fare? Lo trovi nel titolo e nei punti 2 e 5 della scheda prodotto a seguire, pieni di parole chiave elencate una dopo l’altra senza alcun pudore.

Non solo. Questa scheda non è nemmeno stata tradotta, fatta eccezione per il titolo: insomma, giusto il minimo indispensabile per intercettare le ricerche in italiano, e per dimostrare totale disinteresse nell’offrire informazioni comprensibili e idonee al mercato di riferimento.

Le scorciatoie, quando si tratta di SEO (e non solo), hanno le gambe corte.

Vediamo ora le azioni da mettere in pratica per lavorare bene sul posizionamento delle tue schede prodotto.

  1. LA GIUSTA PAROLA CHIAVE. Una keyword sbagliata non solo non porta risultati, ma può anche danneggiare il modo in cui Google analizza e interpreta il tuo sito. Verifica innanzitutto che non sia troppo difficile rispetto all’autorevolezza dell’ecommerce, e che esprima un intento di ricerca in linea con l’articolo in questione. E poi, ultimo ma non meno importante: ricordati che sei un negozio online, e che quindi Google tenderà ad associarti a ricerche legate all’acquisto (keyword transazionali), più che a intenti di ricerca informazionali o navigazionali.
  2. LE GIUSTE IMMAGINI. Oltre a scegliere immagini utili e di qualità, assicurati di ridimensionarle in modo da non appesantire il tuo sito. E completa l’opera con metadati rilevanti e coerenti con il soggetto dell’immagine stessa.
  3. LE GIUSTE PAROLE AL POSTO GIUSTO. Al di là della keyword, utilizza parole che siano ben collegate con ciò che stai vendendo, cercando di coprire tutte le declinazioni possibili. Maggiore il tuo livello di precisione e coerenza semantica, maggiore la facilità con cui Google digerirà i tuoi contenuti. Riserva una cura particolare a questi tre elementi:
    • titolo della scheda prodotto
    • metadescription (cioè le due righe di testo che Google mostra sotto il titolo nei risultati di ricerca)
    • la prima parte della descrizione: è lì che si gioca una buona parte di ogni sfida a colpi di SEO.

Un esempio di scheda prodotto ben fatta? Lo trovi a seguire: titolo chiaro, scheda tecnica completa e di facile lettura, disponibilità, prezzo e immagini di qualità subito in vista. Basta un’occhiata rapida per farsi una prima idea di questo cognac.

Interessa? Bene, con un solo scroll aggiuntivo l’utente troverà tanti consigli di abbinamento, informazioni analitiche e curiosità.

Se lo stai pensando, la risposta è NO: non bastano questi tre elementi per assicurarti la vittoria, sono solo alcuni spunti per mettere delle buone basi alle tue descrizioni prodotto. Se vuoi andare oltre e mettere delle solide fondamenta su cui costruire un altrettanto solido progetto di negozio digitale, rivolgiti a un team di professionisti capaci di assisterti in ogni aspetto: garantire al tuo sito prestazioni efficienti, studiare e monitorare le keyword e il posizionamento dell’ecommerce e dei competitor, realizzare contenuti personalizzati e capaci di assicurarti conversioni e relazioni durature con i tuoi clienti. [E se non sai a chi rivolgerti, OTB Writing Lab sarà ben felice di occuparsi del tuo shop online 🙂 ].

8 consigli (+ 1) per il posizionamento del tuo ecommerce

Le caratteristiche per avere un negozio virtuale dalle ottime prestazioni sono tante, e molte di queste dipendono dalla tipologia di articolo venduto e dalle modalità di acquisto e rifornimento. Al di là delle peculiarità di ogni singolo ecommerce, ci sono alcuni aspetti che andrebbero sempre tenuti in altissima considerazione, a prescindere dal copy e dalla SEO.

  1. Assicurati di avere un sito veloce e leggero: le persone si stufano di aspettare, online così come in coda fuori dal negozio.
  2. Verifica che la versione mobile del tuo negozio virtuale sia funzionale e comoda. Non basta ridimensionare gli spazi e le immagini per avere un sito responsive ben fatto: spesso occorre proprio riorganizzare la sequenza con cui compaiono informazioni ed elementi grafici, eliminare il superfluo e rivedere dimensioni, colori e spazi.
  3. Categorie, tag, barre di ricerca: non lasciare che i tuoi utenti si perdano, accertati di garantire una navigazione facile e comoda. Un po’ come il negozio fisico non manca mai di segnaletica, corsie e porte di ingresso e di uscita, così il tuo ecommerce necessita di percorsi chiari e lineari.
  4. Qualità, qualità, qualità: immagini nitide e ben rappresentative sono cruciali per dare una bella immagine di sé, ma anche per agevolare l’impulso all’acquisto. Non si tratta soltanto di caricare belle grafiche e immagini, ma anche di fornire sempre e solo informazioni utili: per intenderci, una foto artistica di una rosa non dà mai la certezza di una camera d’albergo di qualità, se non facciamo vedere il letto, il bagno, la vista e i servizi inclusi nella prenotazione.
  5. Dai diverse profondità alle informazioni, in modo da rispondere con efficacia al visitatore pignolo e insicuro così come al cliente che già ti conosce e si fida di te. Un esempio? Posiziona nella parte superiore della scheda un sommario delle caratteristiche essenziali, magari corredato da icone che aiutino a visualizzare meglio i dettagli di ogni articolo. Prosegui poi con una breve descrizione didascalica che racconti l’esperienza d’uso, i benefici, le sensazioni e le emozioni che il tuo prodotto regala. Concludi con una tabella analitica completa di tutti gli aspetti tecnici per i più meticolosi: qualsiasi diffidenza svanirà.
  6. Immagini, video, testo esteso o sintetico: cosa scegliere? Tutto! Inserisci nel tuo ecommerce le informazioni per descrivere prodotti e servizi utilizzando diversi linguaggi: audio, video, grafica, animazione. Alcuni utenti potrebbero preferire un video, altri delle infografiche (magari da scaricare e conservare), altri ancora un bel testo che racconti per filo e per segno ogni specifica. Se non hai ancora un’idea chiara circa le preferenze del tuo target, prova a fare dei test: ti accorgerai in poco tempo di quale possa essere la soluzione preferita.
  7. Fai parlare i tuoi utenti e ascoltali. Ricordi l’oste che dice che il proprio vino è buono? Ecco: la tua autorevolezza dipende più dalla voce dei tuoi clienti che dalla tua, perché la loro testimonianza e il loro sapersi ascoltati saranno il tuo migliore biglietto da visita. Lascia loro la possibilità di scriverti recensioni, commenti e domande, e assicurati di avere un chatbot o una live chat per creare un filo diretto con la tua utenza.
  8. Chiarezza e trasparenza sono la base del buon commercio, anche sul web. Anzi, online forse più che mai, dal momento che i negozi virtuali devono compensare la totale assenza di vicinanza fisica, essenziale per generare fiducia e connessione. Garanzie e politica di reso; modalità, tempistiche e costi di spedizione; informazioni sui pagamenti e sulla sicurezza dei dati: per acquistare un prodotto non basta conoscerne le caratteristiche, gli utenti hanno bisogno di sapere che stanno dando i loro soldi a una realtà affidabile, e che riceveranno la merce secondo modalità chiare e garantite. Trattare queste pagine come contenuti secondari e di poco valore è uno degli errori più clamorosi che tu possa compiere.

In conclusione

Il mondo cambia, e mai come in questo 2020 ne abbiamo avuto la prova. Cambiano i bisogni, le modalità di acquisto, le priorità, i desideri, e i negozi devono rimanere al passo, se non vogliono perdere la corsa. Fra le righe delle schede prodotto spesso nascono e crescono i primi timidi accenni di quella che potrebbe diventare una lunga storia d’amore fra il negozio virtuale e i tuoi clienti. Questo è il mio consiglio extra, prima di salutarti e ringraziarti per aver letto questo articolo: fanne buon uso.

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